mercoledì 19 giugno 2013

Bisogna dare il giusto calcio alle ossa. Altrimenti quei bastardi non si staccano dalla gamba.



Ed eccoci nuovamente tva noi pev il viaggio vevso il mistevioso Vabid Gonzo, un nome che è tutto un pvogvamma! Dopo che Fevianthalas è caduto in coma e il sempve ottimo Mohamet ha tvangugiato una pozione che l'ha tvasfovmato in uno zombie, I nostvi evoi stanno pev incontvave il potente sciamano nella spevanza di vipovtave indietvo lo spivito evvante dell'elfo nevo. Ma come si favà a chiedeve udienza ad un'entità così potente e sopvattutto così indaffavata? Enjoy!

Dai Canti del Bardo

Il gruppo avanza furtivo tra le gole della Morte Perpetua, occhieggiando continuamente verso l'alto per paura che i soldati di Mors Tua tendano loro un'imboscata gettando dei macigni come Wile il Coyote.
- Quanto manca a quel maledetto cimitero? - sbotta Bajyna, stanca di sentire dolore ai piedi e fuori di sé a causa dell'assenza di sonno.
- Come sai che è maledetto? - chiede una vocina dalla spalla del mago.
L'elfa scocca alla succube un'occhiata carica di furia. Da quando hanno lasciato Neronia quella ansimante bellona alata si è miniaturizzata con un incantesimo e si è appollaiata sulla spalla di DarkShield, in adorazione. Con buona pace del necromante, che da quel momento ha cominciato a sospirare sconsolato ad ogni pié sospinto.
- Mpf. Non lo sapevo, infatti. C'è qualcosa che non sia maledetto, velenoso, stregato o comunque letale, da queste parti?
- Non che io sappia - risponde quella strana Trilli demoniaca - ad ogni modo qui è tutto letale, è vero, ma non necessariamente ostile...
- Ma davvero? - sbotta Bajyna, stizzita - tipo quelle meravigliose farfalle piranha di poco fa? O quegli alberelli fanatici religiosi? Ma fammi il piacere!
- I Tronchetti dell'Infelicità hanno iniziato il loro cammino di fede solo recentemente! - replica Rowena, piccata. Si stacca dalla spalla del mago con evidente sollievo di quest'ultimo, e svolazza fino da lei, ritrasformandosi nella sé stessa in scala 1:1. - Invece di criticare dovresti apprezzare questo passo del loro popolo selvaggio verso la civiltà!
- Gridavano "Al rogo la strega bionda!". Quelli la civiltà la usano come concime.
- Insomma, finitela voi due! - sbotta Mohamet, voltandosi di scatto. Sulle sue ampie spalle color cenere il povero Ferianthalas viene sbatacchiato come un sacco di fagioli da un intero giorno di cammino.
- Siamo nervosetti, eh? - rabbrividisce Bajyna, fissandolo di sottecchi. - Senti un po' mago deviato, sei davvero sicuro che Mohamet non ci si rivolterà contro, adesso? Che so, per esempio mangiandoci il cervello mentre dormiamo?
DarkShield sospira e rispiega la questione a tutti per l'ennesima volta. A volte (fin troppo spesso, in verità) gli sembra di avere a che fare con un gruppo di idioti privi di raziocinio, ma d'altra parte deve ammettere che non capita spesso di dover convivere con uno zombie, perciò le reticenze del gruppo sono in qualche modo giustificate.
- Innanzitutto sfatiamo questo mito dello zombie che mangia cervelli, per favore. Hai voglia di cervelli, per caso?
Mohamet ci pensa su un attimo, poi fa cenno di no con la testa.
- Visto? - prosegue il mago, con il tono di chi sta spiegando cenni di fisica quantistica a dei lemuri con problemi d'apprendimento - Lo sanno tutti che gli zombie vanno matti per gli intestini.
- In effetti - borbotta il druido, grattandosi il mento.
- Ah, meno male... - osserva Bajyna, reprimendo un risolino isterico.
- La mia Preparazione Z ottimizza il rendimento degli zombie facendoli funzionare per un'intera settimana senza divorare nessuno. Inoltre, insieme ad un interessante pacchetto di utilities e migliorie varie, li rende inattaccabili dalla decomposizione, più gradevoli e puliti. Anche se mai belli quanto gli scheletri, che quantomeno sono stati ripuliti dalla carne.
Rowena e Bajyna si scambiano un'occhiata - facciamo che ti crediamo sulla parola. Che non sia affamato lo dimostra il fatto che siamo ancora vivi, ma è inutile fare supposizioni sull'odore del druido. Puzzava anche prima. - dice l'elfa.
- In effetti...
- Voi scherzare alle mie spalle, ma voi non ha idea di cosa significa essere morti! - sbotta Mohamet, disperato - Ora io pieno di problemi... di difetti!
- Eh, non è che prima ne fossi del tutto scevro, se posso permettermi un appunto. - fa notare il mago.
Bajyna sospira, sentendosi in colpa, almeno in parte. - Beh, in fondo ha ragione, DarkShield. Siamo... noi non ci stiamo comportando per niente bene. Lo immagino, dev'essere terribile. Chissà quali atroci dolori stai sopportando...
- In realtà non è che io sente esattamente dolore...
- ... Chissà quali perdite...
- Beh, forse "perdite" è termine un po' esagerato...
- ... La tua psiche che va in pezzi...
- Pisch... psinch... no, no, mai avuta questa pinsche in vita mia, mi sa che confondi con altro.
L'elfa allarga le braccia, esasperata. - Ma si può sapere che problemi hai, allora? Sei mostruosamente più forte, non hai bisogno di dormire, mangiare o respirare. Sei troppo tonto per soffrire psicologicamente del fatto d'esser morto e puzzi persino meno di prima, se il naso non mi inganna. Me li chiami difetti, questi?
Mohamet sgrana gli occhi, interessato. - A questo io non aveva pensato.
- Mpf. A quello e a una marea di altre cose, a quanto pare. - osserva DarkShield, ancora irritato per esser stato costretto a testare l'unico campione esistente di preparazione Z su un esemplare umano di cercopiteco.
- Guardate, le gole sono terminate - esclama Rowena, indicando davanti a sé.
Il paesaggio che si apre davanti a loro all'uscita è una desolata pianura di sassi e sterpaglie che si estende indefinitamente sotto un cielo violaceo, procedendo fino ad un'alta catena montuosa all'orizzonte.
- Questa è la Pianura Invitante. - spiega Rowena, comprendendola interamente in un ampio gesto.
- Chissà quelle brutte, allora... - commenta Bajyna, depressa dall'idea di un'altra camminata infinita tra sassi e polvere - E cosa inviterebbe a fare, esattamente? A suicidarsi? - 
- Può darsi. Il significato originario si è perso. - dice Rowena, riflettendo seriamente. A quanto pare gli Occhi della Morte non sono stati l'unica caratteristica acquisita dalla sua comunione con DarkShield.
- E forse è un bene. - sospira Bajyna - Dunque, da che parte si va per questo Rabid Gonzo? Non vedo nessuna collina all'orizzonte.
- Accampiamoci al limitare della pianura. - dice la succube - Compirò il rituale per chiamare lo sciamano. Sarà lui a venire da noi.
- Servizio a domicilio? Che sciamano moderno. - osserva DarkShield, accigliandosi.
Il gruppo si addentra per qualche centinaio di metri nelle Pianure Invitanti e si accampa in un punto arido e spoglio, pieno di strani sassi bianchi e leggeri. Pur essendo aperta pianura non tira un alito di vento e l'aria sembra più fredda che altrove.
- Brrr. Che posto inquietante... - rabbrividisce l'elfa, stringendosi nelle braccia.
Il druido si guarda intorno, guardingo - Questo posto residenza di morti. - sentenzia, cupo - Niente vita.
Lei lo fissa con rabbia - Guarda che con frasi del genere non mi aiuti affatto.
Mohamet stende Ferianthalas sul terreno e Bajyna si adopera per sistemare un giaciglio arrotolato accanto a lui. Quando i preparativi sono finiti vi collocano sopra l'elfo nero e lo coprono con una coperta per tenerlo al caldo.
- Ha un colorito pessimo... - sospira lei - Guardatelo, è grigio. Sembra Mohamet. E lui è morto.
Rowena scruta l'elfo in coma per un breve istante, mentre compone un circolo magico con alcuni teschi umani.
- Non preoccuparti, il suo corpo è ancora vivo. Se la sua anima è ancora qui da qualche parte Rabid Gonzo saprà trovarla. - dice con fiducia - O almeno così c'era scritto sulla brochure.
Bajyna stappa la borraccia e versa un sorso d'acqua tra le labbra riarse dell'elfo, poi scocca un'occhiata in tralice alla succube, che ha iniziato a battere a tempo due femori, osservata con un certo interesse accademico da DarkShield.
- Di' un po'... si può sapere da dove stai tirando fuori tutte quelle ossa umane? - dice l'elfa.
- Dal terreno - risponde lei, laconica - da dove, sennó?
Il necromante si guarda intorno un istante e poi si irrigidisce. - Ecco cos'era questa sensazione incombente. Non sono sassi, questi. L'i... l'intera pianura non è altro che un'immane distesa d'ossa. Quindi tutto ciò che ci circonda, qui, è il cimitero. Mi aspettavo cripte e lapidi. Davvero impressionante... Come ho fatto a non accorgermene prima?
- Perché eri distratto dalla mia seducente bellezza? - geme Rowena, strusciandoglisi contro.
DarkShield si sottrae abilmente a quel contatto, tenendola a distanza con una mano - Non so di cosa stiate parlando, Rowena. Vi prego, il contatto fisico mi irrita.
- Mi piace quando fai il ritroso, amore mio. Se vuoi puoi insultarmi. Lo sai che mi fa impazzire!
- Ehm... no, grazie. Tornate a fare il vostro lavoro, piuttosto. Lo spirito dell'elfo potrebbe allontanarsi di più ad ogni istante.
La succube si volta verso Bajyna e Mohamet con occhi colmi di ammirazione. - Non è eccitante quando fa l'autoritario? - sussurra, poi si volta nuovamente verso di lui, mostrando il semplice diagramma circolare che ha realizzato sul terreno con l'ausilio delle ossa. - Vedi, amore mio...
- Ehm... preferirei mi chiamaste "Maestro". - puntualizza il necromante, vagamente disgustato - Voglio dire... se proprio non potete fare a meno di rivolgervi a me. E questo vale per tutti, ovviamente.
- Oh, sì - esclama Rowena battendo le mani, felice - Maestro. Mi piace. Mi fa sentire una schiava. - sorride sorniona - O una scolaretta cattiva...
Mohamet e Bajyna si scambiano un'occhiata significativa.
- Ehm... dicevamo dell'incantesimo... - tossicchia DarkShield, ansioso di cambiar discorso.
- Oh, sì! Perdonami... Maestro! - ridacchia - Ehm. Solitamente Rabid Gonzo risponde alle chiamate di soccorso dei morti, perciò uno di noi dovrebbe morire e intercedere per noi.
Segue un lungo e perplesso attimo di silenzio.
- Sei rincretinita, per caso? - sbotta l'elfa d'un tratto, dando voce al pensiero dell'intero auditorio - Diamine, persino le idee del druido sono migliori delle tue... - il sorriso di Mohamet, accanto a lei, si allarga - ... il più delle volte.
Il sorriso si spegne.
Rowena sospira. - Mi fai finire? In condizioni normali uno di noi dovrebbe sacrificarsi e personalmente avrei scelto te per questo ingrato compito. Tuttavia la fortuna, se così vogliamo chiamarla, è dalla nostra.
- Intendi la stessa fortuna che ci ha portato in una piana ricoperta di carcasse, stanchi, affamati, con uno di noi in coma e l'altro mutato in uno zombie? Quella fortuna?
- Mm, credo di capire dove vogliate andare a parare, Lady Rowena... - interviene DarkShield, fissando intensamente Mohamet mentre si gratta il mento.
- Tu puoi chiamarmi "sgualdrina", Maestro. - ansima la succube - O "donnaccia". O "bambina cattiva".
DarkShield avvampa. - Lady Rowena andrà benissimo. - dice gelido, poi aggiunge - La vostra idea è quella di usare Mohamet, dico bene? Essendo tecnicamente morto dovrebbe essere in grado di intercedere per noi.
- Esatto.
- L'idea di lasciare la componente diplomatica a uno come lui mi ghiaccia il sangue nelle vene, ma non credo ci siano altre soluzioni. Come procediamo?
La succube entra nel cerchio - Io siederò nel centro e invocherò gli oscuri poteri dell'oltretomba, il Forrest starà in piedi alle mie spalle e formulerà la richiesta. La stupida sgualdrinella elfica, invece, starà nuda lì davanti, bene in vista.
Bajyna, seduta accanto a Ferianthalas sgrana gli occhi. - Eh? - esclama - Che c'entro io? Che razza di rituale è?
La succube solleva gli occhi al cielo come se si stesse rivolgendo ad una scimmia ritardata. - Hai la minima idea di quanto possano essere richiesti i servigi di un medium come Gonzo in una Zona ad Entropia Zero come questa? C'è gente che fa secoli di coda per un'udienza e tu pretendi di arrivare qui fresca come una rosa e parlarci subito? Per essere immortale sei parecchio ingenua.
- Uff, non ho la minima idea di cosa sia una Zona a Bassa Entropia, ma ancora non afferro il perché dovrei denudarmi. - ringhia l'elfa, imbronciata.
La succube fa spallucce. - Gonzo è pur sempre un uomo, no? Odio doverlo ammettere, ma chiunque accorrerebbe vedendoti nuda.
- No, non chiunque. - precisa DarkShield con voce tombale.
Bajyna sospira. - Non ci penso neanche. Quello sciamano pervertito dovrà accontentarsi di vedermi vestita.
Rowena fa un gesto sbrigativo con la mano. - Sì, beh, andrà bene comunque. Non è che ci sia molta differenza, in ogni caso.
- E io che dovrei fare? - chiede il necromante.
- Tu avrai il compito più importante, Maestro. Dovrai tenere a bada le orde di morti vendicativi che sciameranno qui durante il rituale.
DarkShield spalanca gli occhi e deglutisce. - Orde... di morti? In che senso, scusate?
Rowena sospira, massaggiandosi la fronte. - Insomma, che pensavate? Che tutti questi spiriti che attendono il loro turno da anni se ne sarebbero stati buoni buoni mentre noi scavalchiamo la fila utilizzando il volgare corpo di quella là? É ovvio che cercheranno di ucciderci. Tra poco qui brulicherà di creature odiose e in avanzato stato di decomposizione. Un po' come un ufficio postale durante i giorni di distribuzione delle pensioni.
- E come i pensionati non ci perdoneranno il voler passare avanti. - conclude il necromante, serrando i pugni - Maledetta terza età. La vecchiaia incattivisce e la morte di certo non migliora le cose. Contate su di me, dunque. Quanto durerà il rituale?
- Dipende da quanto quell'elfa saprà essere ammiccante, mio virilissimo Maestro. - sospira lei adorante e a mani giunte.
- Ma si può sapere perché finisce sempre con me che faccio qualche sconcezza? Lo fate apposta, per caso? - protesta Bajyna.
- Se questo fosse un romanzo potrebbe essere un ignobile espediente dello scrittore per attrarre lettori maschi, lady Bajyna. Ma purtroppo questa è la realtà. Nessuno cospira contro di voi, state pure tranquilla.
- Se lo dici tu. - bofonchia l'elfa, nervosa - Incominciamo, dunque. E spero vivamente che questo sciamano non sia un altro di quei vecchi maniaci con le mani lunghe...
I partecipanti si dispongono come da indicazioni della succube e quest'ultima si siede al centro del circolo d'ossa.
- Cosa deve dire quando arriva momento? - chiede Mohamet, nervoso.
Rowena fa spallucce. - Una volta sarebbe bastata la formula di rito "Klaatu Barada Nikto", ma visto che tutti finivano per sbagliarla e scatenare le Forze dell'Inferno, Gonzo ha pensato di introdurre semplici invocazioni libere in prosa. In sostanza inventati qualcosa che sia comprensibile e tutto andrà bene. Ce la puoi fare. E tu, elfa di facili costumi, piegati di più. Più languida e sexy, così sembri un pesce congelato.
- Muori. - è la laconica risposta di Bajyna, pronunciata senza neppure smettere di sorridere.
Con un sospiro Rowena solleva le braccia sopra la testa e inizia a cantilenare in una strana lingua gutturale, disegnando misteriosi simboli magici nell'aria.
Appena fuori dal cerchio, DarkShield la osserva con attenzione, cercando di comprendere il meccanismo magico che si cela dietro quel rituale. Lei lo nota e s'impettisce, orgogliosa d'aver destato l'attenzione del suo futuro marito.
- "Spiriti delle Tenebre Notturne, anime vaganti che non trovano pace, scostatevi che abbiamo fretta!"- invoca - "Che le parole di quest'anima defunta giungano in supplica all'Uomo dalle due Vite! Rabid Gonzo, ascolta la nostra chiamata e annulla tutti i tuoi appuntamenti."
Rowena solleva un coltello e si taglia il palmo della mano senza batter ciglio, spargendo un po' del suo sangue su un teschio. Questo inizia a brillare, si solleva in volo lentamente e si posiziona di fronte al volto esterrefatto di Mohamet, fissandolo negli occhi con le orbite luminose.
Poi la mandibola inizia a muoversi.
- Risponde la segreteria ossea di Rabid Gonzo. Sono momentaneamente occupato a riflettere su quanto il tuo problema non mi interessi minimamente. Grazie per la chiamata e buona giornata.
Segue un lungo attimo di silenzio in cui il teschio continua a fluttuare avvolto dalla luce e i nostri eroi si scambiano sguardi perplessi.
Poi il teschio parla di nuovo.
- Sei ancora lì? (sospiro) E va bene. Ti do dieci secondi per convincermi a darti udienza. Parla dopo il segnale acustico, se proprio devi.
Il teschio inizia a sghignazzare, poi all'improvviso smette.
- Adesso! - grida Rowena - Parla, Forrest!
Mohamet deglutisce, mentre intorno a loro la pianura pare sollevarsi come se respirasse. Le ossa iniziano a rilucere e a tremare.
I pensionati si sono accorti che qualcuno sta cercando di saltare la fila.

Cosa dirà (in fretta) il nostro druido zombie preferito?

1. Klaatu Barada... coff coff CO...rvan.

2. Nobile Gonzo, noi giunti qui davanti tuoi occhi vuoti perché abbisognare tua saggezza. Noi ha elfo moribondo e io anche qualche problema. Se per te no è disturbo tu può venire qui e dare occhiata?

3. Ehm... Salve. Nostro elfo in coma per colpa di polpo e io zombie perché ha bevuto pozione alla menta. Mi dicono che io ormai morto, ma volere secondo parere medico.

4. Salute. Noi ha elfa super-sexy. E alcuni problemi. E elfa super-sexy.




Un immagine della Posta di Necropolis il giorno della distribuzione delle pensioni


Se volete leggere l'episodio precedente andate QUI

4 commenti:

Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re