domenica 1 dicembre 2013

Il Segreto della Sfera: Capitolo 4! Chi trova una Maga trova un Tesoro. Il difficile è tenerselo.



Bentornati, variopinto pecorume che infesta questa terre a sbafo. Sono di nuovo io, Archibald Lecter, e sono tornato per presentare il nuovo capitolo della storia di Storm Brave e Dulcina, sapientemente narrato dalla nostra Clara per tramite delle tre, piccole streghe. I nostri eroi sono seduti comodamente nella tetra torre dell'Oscuro Nfirusifdvkpovlcv... o era Bevnifodresadvs? Mmm... Furagnisobretnog? Mah, non ricordo esattamente. Però sono certo che fosse cattivo.
Dicevo, i nostri due eroi sono seduti a passare il tempo nell'ozio, in attesa che il controincantesimo di Dulcina faccia effetto e levi i sigilli magici che generano l'illusione nella stanza. Saranno vicini al tesoro? O ai gabinetti? Vi saranno mostri in agguato?
Al culmine del vostro sadismo, avete scelto di far raccontare al prode Brave una delle sue avventure. L'avete voluto voi, perciò sotto con la lettura e con i voti.

E ora vado a contare i capelli bianchi che ho in testa, un'ozioso passatempo che mi terrà occupato giusto il tempo necessario a che voi finiate di leggere cotesta avventura.

Indifferentemente vostro,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara

- E così, Petronilla, hai usato la sfera da sola? Ma che brava streghetta!-
- Agatha, dovresti aiutarmi a sottolineare il fatto che usare il materiale della congrega senza l'approvazione della strega anziana è sbagliato, non incoraggiarla.- puntualizzò stancamente Amelia, massaggiandosi la testa per l'irritazione. Ma quel giorno sembrava che nulla potesse intaccare il buonumore della sua coetanea, che aveva appena dichiarato il suo amore per la vita. Amelia si ripromise di farle un approfondito interrogatorio appena si fosse liberata di Petronilla.Nel frattempo, decise di tagliare corto:- Che ne dite di continuare con la storia di Dulcina e Storm?-
Seguirono un paio di eccitati assensi, un tramestio mentre la Congrega Oscura si preparava allo spettacolo, e l'ormai familiare scintillio della sfera che formava le immagini.

Storm Brave osservò la maga che, volgendogli le spalle, stava scrutando le rune attraverso il cristallo del suo bastone. Era un'innovativa forma di magia che Dulcina aveva definito "Hac-Ker", un incantesimo esotico per penetrare in campi magici altrui.
Il cavaliere optò infine per un argomento sicuro. Le eroiche imprese che aveva compiuto durante il suo addestramento nelle giungle del sud avevano riscosso applausi fragorosi e languidi sguardi ammirati dalle taverne ai balli di corte, e non lo avrebbero tradito ora.
- Questa situazione mi ricorda molto una in cui mi sono trovato l'anno scorso, durante il mio addestramento.- esordì, seduto a gambe incrociate.
- Ma davvero?- commentò distrattamente Dulcina.
- Una pattuglia era sparita da qualche giorno, e tutte le ricerche erano state vane, anche quelle nei bord...intorno al campo. Alcuni indigeni, giunti al nostro accampamento per scambiare i propri prodotti con le fregat... le merci portate dai nostri uomini, dichiararono di averli visti entrare in una delle piramidi che si ergevano nella giungla. Tali piramidi sono generalmente considerate i residui di un'antichissima civiltà perduta nelle nebbie della storia. Alcuni sciamani preferiscono sostenere che sono cadute dal cielo, in genere dopo aver leccato qualche rospo velenoso, ed alcuni dei nostri maghi li prendono sul serio.-
- Riguardo all'origine celeste delle piramidi?-
- No, riguardo all'utilità di leccare rospi velenosi. Comunque il mio maestro, il leggendario spadaccino Lazarus Rymon, ed io partimmo per indagare...-
Dulcina alzò lo sguardo dal suo cristallo:- Lazarus Rymon? L'indiscusso campione delle risse di taverna di tutta la Capitale? Lo stesso Rymon che ovunque vada dissemina cuori infranti, corna e vestiti dimenticati in qualche camera?-
Storm tossicchiò, tentando di darsi un contegno:- In effetti deve rinnovare il guardaroba piuttosto spesso, ma non è questo il punto. E' l'uomo che mi ha insegnato a maneggiare le armi ed ad affrontare i pericoli a testa alta...-
- Non i mariti, però.-
Il cavaliere la ignorò:- ... ed è quello che facemmo in quel caso. L'ingresso avvolto di verdi rampicanti incombeva minaccioso su di noi, e l'oscurità sembrava traboccare di pericoli in agguato. Entrammo senza paura ed iniziammo a percorrere il labirinto di tortuosi corridoi, finché, svoltato un angolo, mi accorsi di essere solo. Da qualche parte nell'oscurità che si faceva beffe delle luce tremanti delle nostre torce, io e Lazarus ci eravamo separati. Cercando il mio maestro mi ritrovai in un vicolo cieco, un'angusta cella nelle profondità della piramide. Mi voltai, e mi ritrovai a fissare tre paia di occhi rossi che mi fissavano dalle tenebre.-
Attese un momento, sperando in una reazione che non ci fu, quindi proseguì:- Puntai la torcia in avanti, e rischiarai le sagome nere di tre gigantesche pantere che mi avevano seguito a passi felpati. Capendo di essere state viste, due di loro balzarono contro di me a fauci spalancate.-

- Ma che aspetto ha una pantera?- domandò Petronilla, confusa.
- Una specie di grosso gatto che vive nelle foreste del sud.- spiegò autorevolmente Agatha:- Mio fratello ha detto che sono carnivore e pericolose, ma la loro pelliccia è molto richiesta, quindi da Centria parecchi cacciatori si recano laggiù.-
La bambina sospirò, improvvisamente depressa:- Povere pantere, da cacciatrici a cacciate, e tutto perché qualcuno possa mettersele addosso. Capirei se le cacciassero per nutrirsi, ma così...-
Amelia si concesse un momento di tenerezza, arruffando i capelli alla sorellina:- Sai, ogni giorno che passa mi convinco sempre più che tu sia mia sorella. Ma non montarti la testa.-

- Mi accovacciai e lasciai che le belve passassero sopra di me, brandendo verso l'alto la spada che stringevo in pugno. Una fontana di sangue mi investì quando la mia lama squarciò il ventre di una delle sagome, ma subito fui di nuovo in piedi. La pantera che era rimasta ferma si gettò a sua volta su di me, ma i suoi denti si chiusero sul ferro dell'armatura, e prima che potesse ritentare avevo già affondato la spada nel suo collo. Il terzo animale, che mi aveva superato, tornò all'attacco. Con la spada bloccata nel corpo dell'altro, estrassi la daga dalla cintura ed incrociai l'acciaio con le fauci della belva, affondando l'arma nella sua gola. Poco dopo tutto era finito, e io stavo lì, grondante di sangue, tra i cadaveri dei carnivori.-
- E cosa c'entra questo con il tuo maestro scomparso? E con i soldati spariti?-
- Niente. Lo ritrovai all'uscita mentre si fumava una pipa con un druido della zona, che ci aiutò a riportare alla base i militari ritrovati in riva ad uno stagno. Avevano bevuto l'acqua in cui allevava i rospi velenosi.-
- E quale sarebbe allora il punto di questa storia?-
Storm Brave rimase spiazzato:- Beh, il punto sarebbe che da solo ho eliminato tre belve carnivore!-
- Ah, va bene.-, commentò piattamente la maga, senza mostrarsi molto colpita:- Comunque, credo di aver trovato un modo per disattivare il circolo. Il trucco è modificarle in rune innocue.-
- E ci sei riuscita?-
- Lo scopriremo appena ci passerai attraverso.- replicò Dulcina alzando le spalle. Poi guardò incredula mentre Storm si alzava e, con un inchino cerimonioso, superava il limite.
- Aspetta, stavo scherzando, non...-
Storm Brave, ormai al sicuro all'esterno del cerchio, la fissò con aria interrogativa, e lei scrollò il capo:- Lascia perdere.-
Con un fioco bagliore il circolo magico si disattivò, lasciando semplici segni graffiati sul pavimento. L'illusione crollò con esso, rivelando una serie di casse di legno accatastate avvolte da giri di catene. Un paio di esse erano spaccate, rivelando monete, gioielli ed oggetti magici.
- Questa era la stanza del tesoro, e si stavano preparando a portarlo fuori. I goblin al servizio di Mors Tua, secondo questi sigilli.- dichiarò il cavaliere:- Ma qualcosa li ha interrotti.-
- Come fai a saperlo?-
- Beh, se non bastassero le casse ancora qui, ci sono anche i loro cadaveri in quell'angolo.-
Dulcina guardò nella direzione indicata da Storm e represse un conato di vomito.
- Sono stati letteralmente macellati! Credevo che le truppe del male fossero letali!-
- Non i goblin. Loro sono la bassa manovalanza facilmente sacrificabile, ed è così che finiscono.-
- Ma allora perché lo fanno?- domandò lei, interrogandosi sulla sfumatura amara nel suo tono.
- Non hanno scelta, vengono reclutati a forza. Piuttosto, dove hanno trovato questo tesoro?-
- Hai dimenticato che la torre è il portale per la Dimensione Infera di Nrajefowmigax?- spiegò Dulcina, chinandosi ad esaminare le ricchezze sparse a terra:- Queste monete non sono di Centria, Nanorum, o di un altro regno di questo mondo. Sono uscite da un varco dimensionale, insieme a tutto il resto. Questa sfera sembra interessante.-
- E forse insieme alla creatura che ha eliminato i goblin. La torre non è disabitata.- concluse Storm scrutando le ombre. Dulcina stava per chiedergliene la ragione, ma poi lo sentì anche lei: un respiro dietro i cadaveri, come se qualcosa non volesse farsi sentire. La donna si rialzò di scatto ed osservò il cavaliere che si avvicinava all'angolo a passi felpati.
Ma fu preceduto da una sagoma verde che schizzò fuori strillando:-Non uccidetemi, mi arrendo!-
- Quindi quello è un goblin. Non ne avevo mai visto uno dal vivo.- concluse Dulcina, trattenendosi dal precisare che ne aveva visti di morti nel laboratorio di negromanzia dell'Accademia. Si accorse che aveva ancora in mano la sfera e distrattamente la lasciò scivolare nella sua bisaccia per esaminarla meglio in seguito.
Storm stava per sperimentare la famosa tecnica di interrogatorio consistente nel pungolare il goblin con la spada fino ad ottenere una risposta (in genere dopo i primi due colpetti, dal momento che i goblin non avevano grandi aspirazioni di martirio), quando nell'aria risuonò un urlo raggelante. Letteralmente raggelante, dal momento che una patina di gelo si formò intorno a loro.
- Che cosa era quello?- domandò nervosamente Dulcina.
- Non lo so.- replicò il cavaliere:- Ma penso che sarebbe meglio scoprirlo.-

- E come facciamo noi a seguire questa storia, se questa sfera si blocca sempre?- si lamentò Petronilla:- Agatha, non puoi provare ad insultarla come la volta scorsa?-
La ragazza castana borbottò imbarazzata:- Non sarebbe molto carino. E neanche molto efficace.-
- Comunque, abbiamo risolto un mistero.- affermò Amelia:- Sono sicura che quella è la sfera dell'Altrove, ora sappiamo come Dulcina ne sia entrata in possesso!-
- Ah, già.-
- D'accordo.-
Amelia guardò le altre due e sbuffò:- Ho capito, non ve ne importa niente. Visto che è ancora presto, propongo di aspettare che la sfera si ricarichi e poi guardare un'altra puntata.-
- Puntata?- domandò Petronilla perplessa.
- Visto che ricomincia sempre dal punto in cui si era bloccata, e visto che sperare di evitare quel maledetto limite è come giocare d'azzardo contro un baro.- spiegò la Strega Fondatrice:- Fidatevi, puntata è un termine perfetto.-
Ed effettivamente le altre due non seppero trovare obiezioni.

Ed ora, tocca ai lettori! Che cosa faranno Storm Brave e Dulcina, ancora fermi nella torre?

1. Urlo raggelante? La provenienza la si può lasciar perdere, meglio scappare subito nella direzione opposta. Tanto il libro qui sotto non c'è, quindi tanti saluti, meglio esplorare un'altra parte della torre. Magari una più calda.

2. Urlo raggelante? Nulla in confronto alle urla che farà il comandante di Storm Brave se torna indietro senza aver completato la missione... o alle risate che si faranno i compagni di studio di Dulcina se non trova quel maledetto libro. Bisogna scoprire subito da dove proviene!

3. Ehi, perché tutta questa fretta? Va bene, qualcosa ha urlato, ma è meglio non essere troppo frettolosi. Prima si interroga il goblin, così da scoprire con un po' di fortuna che cosa sia successo. Poi si agisce di conseguenza. Se qualche orrenda creatura arriva nel frattempo, almeno ci si è risparmiati la fatica di correrle incontro.


"- E' davvero una fortuna che tu non sia un mago, Brave. Ci sarebbero stati problemi una volta trovato il tesoro. Per spartirlo, intendo.
- Oh, ma io non abbisogno di nulla, mia cara. Noi cavalieri siamo superiori a queste cose.
- Guarda laggiù! Una spada magica potentissima in grado di sconfiggere il Male!
- Dove? E' mia, capito? Giù le mani! Sciò!
- Scherzavo.
- ... Ah."


Se volete leggere le recensioni di Clara andate sul suo BLOG!

3 commenti:

  1. Mi appello al buon senso di Dulcina e voto 3!

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  2. La logica dice anche a me la 3, comunque bisognerebbe lo stesso indagare sull'urlo, sempre ammesso che i nostri non siano diventati dei pezzi di ghiaccio, avvolti nella patina di gelo...
    H.G.

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  3. Sì, 3 anche per me! E poi sono curioso di sentire la versione del Goblin! XD

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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re